MONTE GIOVE m. 1298 – Val Cannobina

 


 

DATA: 20 Marzo
PARTENZA: da Seregno ore 5,45 – da Mariano ore 6,00
DISLIVELLO: m. 1080
DIFFICOLTÀ: E
TEMPO DI SALITA: ore 3,00 circa
ACCESSO: Lomazzo – A36 Pedemontana – E62 autostrada dei Laghi (uscita Stresa/Baveno) – S.S. 34 del Lago Maggiore fino a Cannobio
EQUIPAGGIAMENTO: da escursionismo


 

Dal parcheggio del Bar “C’era una volta…” seguire il marciapiede in direzione Nord. Appena la strada lambisce la sponda del lago Maggiore alla propria sx dei cartelli ci indicano la mulattiera da seguire. Da qui in poi noteremo tantissimi segnavia bianchi e rossi del CAI che ci accompagneranno fino in cima. Percorrendo quest’ultima si potrà raggiungere la frazione di Campeglio (m. 350, h. 0.25) e successivamente la frazione di S. Agata (m. 464, h. 0.45). Una volta ammirata la facciata della chiesa intitolata appunto a S. Agata fare attenzione alle indicazioni in vernice rossa e bianca poste sul marciapiede. Seguire a dx passando sotto un arco intonacato di bianco, ci addentriamo in un piccolo labirinto di viottoli usciti dal quale ci aspetta un bosco di castagni e scorci sul paese e sul lago davvero mirabili. Il sentiero ben marcato ed in alcuni tratti rudemente gradonato ci porta all’Oratorio di San Luca (m. 664, h. 1.15). Il piccolo edificio di culto è chiuso ma dalle grate ai lati della porta possiamo ammirare il suo interno. Proseguiamo a salire in traverso verso sx, in breve superiamo ciò che resta delle baite ormai diroccate dell’Alpe Scesel (h. 1.25) e in pochi minuti arriviamo ad un bivio con cartelli indicatori. Seguiamo il sentiero di dx, in breve attraversato il bosco sbuchiamo sulla strada asfaltata che sale da Socragno. La seguiamo per alcuni metri, poi imbocchiamo il sentiero che si stacca sulla sinistra. Si giunge così ad una radura dove sorge l’Alpe Marcalone (m. 860, h. 1.50), bel punto panoramico dove si trova l’agriturismo “da Attilio” ed alcune baite finemente ristrutturate. Attraversiamo l’Alpe passando tra le baite fino a ritrovare la strada asfaltata. Un cartello ci indica il sentiero da seguire che ora si fa molto più ripido e segue a tratti la strada che risale più direttamente il monte. Un tratto di sentiero particolarmente erto ci fa guadagnare rapidamente quota per sbucare nuovamente sulla gippabile. Seguiamo ora la strada che con un lungo traverso verso dx ci conduce al bivio del Pian Betulle (m. 1090, h. 2.25). Abbandonare la carrozzabile e seguire un tratto di sentiero panoramico con molti gradoni artificiali ricavato sul fianco N-E del monte. Arrivati al crocevia per Rombiago o per il monte Faierone (h. 2.40) prendere la strada sterrata a sx e dopo alcuni metri abbandonarla per risalire l’ultimo tratto di sentiero tra betulle e bassi arbusti. Si raggiunge così facilmente la vetta del Monte Giove (m. 1298, h. 3.00). Dalla croce della vetta il panorama è impagabile.
Discesa: Per l’itinerario di salita.